Per comunicazione integrata in azienda si intende l’integrazione tanto degli strumenti di comunicazione (pubblicità, posta diretta, depliant, ecc), quanto dei vari tipi di comunicazione (comunicazione interna e esterna, suddivisa a seconda dei vari settori), secondo un piano prestabilito, in modo che le varie azioni di comunicazione si supportino l’un l’altra e costituiscano il cosiddetto effetto moltiplica.
Se prendiamo ad esempio il rilancio dell’immagine di una particolare pubblica amministrazione, non è possibile fare campagne diverse di comunicazione esterna e interna, ma occorre pianificare tutte le azioni in modo da moltiplicare l’efficacia della campagna ed evitare che le due campagne non siano, addirittura, in contrasto tra di loro.
Il concetto di comunicazione integrata nasce nell’ambito della comunicazione d’impresa e ha due valenze: In riferimento all’integrazione dei flussi comunicativi che muovono le varie aree d’impresa, all’esterno e all’interno (alta direzione, marketing e vendite, risorse umane, amministrazione, finanza, controllo, logistica, produzione, ecc.);
In riferimento all’integrazione dei vari strumenti di cui l’impresa fa uso nei suoi processi di comunicazione, allo scopo di ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili, concentrare i messaggi, indirizzare in modo completo “integrato” i diversi target di riferimento.
Finora si sono raggiunti soddisfacenti livelli di comunicazione integrata in relazione al secondo aspetto (integrazione degli strumenti), ma per quanto riguarda l’integrazione della comunicazione fra i diversi livelli (com. interna, esterna) è necessario un importante apporto da parte dell’azienda stessa.
Per giungere al soddisfacimento di questo secondo livello è necessario assemblare e calibrare i messaggi in funzione dei destinatari, differenziandoli nella declinazione, ma salvaguardandone tuttavia l’univocità, la coerenza degli obiettivi di fondo e della strategia.
Destinatari
Possiamo distinguere i pubblici esterni da quelli interni.
Fra quelli esterni vi sono:
– Pubblici esterni di fruizione (cittadini);
– Pubblici esterni di negoziazione istituzionale;
– Pubblici esterni di concorrenzialità;
– Pubblici esterni di negoziazione mercantile.
Fra i pubblici interni vi sono:
– Pubblici interni di valenza organizzativa;
– Pubblici interni di alone.